Per quanto mi riguarda la bioimpedenza è un terzo braccio in studio di nutrizione, uno strumento irrinunciabile ed è per questo che collabora con la Mascaretti di Ancona per l’ottimizzazione e lo sviluppo di software per l’interpretazione dei dati bioelettrici, in questo senso partecipo attivamente anche ad un progetto con l’Università Magna Grecia di Catanzaro.